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Oggi mangio e domani smaltisco

By Dott. Francesco Pelizza

Controparte socio-culturale della paura di mangiare e ingrassare subito è il mangiare e desiderare di mettersi in pari con le calorie nei giorni successivi. La tattica motivazionale e scusa peccaminosa del concedersi pasti e abbuffate varie e poi fare pari nei successivi giorni/settimane è giunto alle mie orecchie molto spesso e non solo in territorio italiano, anzi, ancor di più fuori patria.
Generalmente le persone dopo essersi concesse lo sbaffo a onor di fioretto fanno alcune scelte ricorrenti: non fare niente e non mantenere il fioretto, impegnarsi con l’attività fisica, stare a stecchetto finché lo si ritiene necessario oppure la summa massima: strafare attività fisica stando a stecchetto. In questo caso, vi potrebbe stupire la mia risposta, preferisco eventualmente chi si impegna con moderazione a risolvere il problema e il motivo è perché il troppo stroppia. Il non fare nulla addirittura non è sbagliato, ma solo se si sta seguendo un’alimentazione equilibrata e un pasto o un giorno di svago passano in secondo piano. Laddove lo sbaffo perduri settimane invece, con equilibrio, ci si dovrebbe apprestare a prendere contromisure.
Infatti buttarsi a rotta di collo mangiando poco e facendo molto sport spessissimo funziona, vero, ma ha un problema: l’effetto rebound. Se dopo aver rimediato alle vostre libertà ritornate in uno stato di poco o nulla sport e alimentazione di nuovo casuale e sbilanciata, abituerete il vostro organismo al gioco dello yo-yo con oscillazioni più o meno periodiche e la composizione corporea ne risentirà parecchio, soprattutto se il gioco si protrae a lungo. Nel caso invece manteniate un livello di sport costante e alimentazione bilanciata, cioè un percorso salutare e produttivo per il vostro organismo, questo vi restituirà il meglio di sé.
Ridursi alla solita altalena non funziona e, anzi, nel tempo danneggia l’organismo con scompensi metabolici, riduzione di massa magra e peggioramento delle prestazioni fisiche nello sport e vita quotidiana. A questo punto non vi voglio propinare la soluzione bella e buona, ma vi invito ad un cambio di ottica verso l’alimentazione. Perché vedere la “dieta” come uno stress, un sacrificio, un impegno di tempo, energie mentali e negazione dei piaceri?
L’alimentazione è insostituibile, è vita, uno dei più grandi piaceri della vita, perciò l’ottica in cui vorrei portarvi è che la dieta non è altro che un sinonimo di alimentazione e che non deve essere dura, ferrea, restrittiva e faticosa, ma può e deve essere un giusto equilibrio nutrizionale che vi permetta di sperimentare i piaceri della cucina stando attenti al peso forma. In particolare la cucina Italiana ci porta una ricchezza che non esiste altrove, perché sprecarla per poi demonizzarci tra tira e molla di peso e paranoie che rovinano umore e salute sia fisica che mentale?

Benessere ed Equilibrio sono la chiave!

Alla prossima lettura

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