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Dal generale allo specifico: storie di GPP

By Luca Folliero

Nella pesistica olimpica, così come negli altri sport, vige spesso la regola ferrea della specificità: vuoi migliorare in strappo e slancio? Fai strappo e slancio! È un ragionamento che non fa una grinza, d’altra parte i bulgari allenati da Abadjiev ci hanno vinto decine di medaglie, dominando per più di venti anni la scena mondiale del sollevamento pesi. Tuttavia penso che per il praticante amatoriale, soprattutto se molto giovane, un approccio estremamente specifico possa essere un po’ troppo limitante (e tollerabile): andare in palestra e pensare solo agli esercizi di gara fa sicuramente migliorare (con dei limiti), ma chiude le porte allo sviluppo delle altre abilità che comunque possono risultare utili nel proseguo della propria carriera atletica. Se un approccio “bulgaro” può essere sensato nelle fasi finali di una preparazione infatti, all’inizio di un ciclo potrebbe essere utile dedicarsi anche al miglioramento della performance cardiovascolare, dell’agilità, dell’equilibrio, della coordinazione, della flessibilità ecc ecc., tutte abilità che costituiscono la base dell’atletismo, su cui poi lavorare per costruire una prestazione specifica. Secondo gli allenatori sovietici questa fase è così importante che la sua eliminazione, soprattutto durante l’età evolutiva, sarebbe un grave impedimento al raggiungimento del massimo risultato nella pesistica.

Come organizzare la preparazione fisica generale quindi?
Innanzitutto, essendo aspecifica, si posiziona all’inizio di un ciclo, in un blocco di 4-6 settimane, in cui il volume di lavoro generale aumenta gradualmente e l’intensità degli esercizi di gara rimane bassa. Come esemplificavo la volta scorsa, possiamo dedicare uno o due giorni a settimana specificatamente alla preparazione fisica generale, mentre negli altri giorni lavorare più canonicamente in palestra. Oppure dedicare uno spazio, nella stessa sessione, sia agli esercizi generici, sia a quelli della pesistica. Di solito, per una questione pratica, preferisco scindere le due sessioni, ma nulla vieta di unirle in un unico allenamento.

Che esercizi generici scegliere?
La gamma di esercizi che si possono utilizzare è piuttosto ampia:
– esercizi dell’atletica (corsa di fondo, scatti, salti, lanci)
– esercizi della ginnastica
– sport di squadra (pallavolo, pallacanestro, calcio)
– esercizi di mobilità
– ciclismo
– canottaggio
– nuoto
– sport invernali (pattinaggio, sci)
Personalmente prediligo gli esercizi dell’atletica: ho sempre invidiato infatti i velocisti, i saltatori e i lanciatori del peso o del giavellotto, che hanno la possibilità di lavorare all’aria aperta durante la bella stagione. Non disdegno però neanche gli sport di squadra: la pesistica è spesso uno sport solitario e cementare l’unità del gruppo con una partita a calcetto o beach volley è una bella idea, soprattutto se la sfida si conclude seduti ad un tavolo a sorseggiare una bella birra fresca.

Insomma, più si è all’inizio della preparazione, più è utile diversificare l’allenamento. È arrivato il sole, è arrivato il caldo: non vorremmo perdere l’occasione di fare una bella sgambata all’aria aperta, no?

Keep on lifting!

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